L'Italia delle mani
- Bologna, nov 2016

Oggi che un muro cade, oggi che un muro si alza, ho deciso che avevo bisogno di ricordarmi che c'è chi è trasparente, c'è chi il pane se lo guadagna rendendo il mondo un posto più bello e mi assicura che avrò ancora qualcosa di bello da insegnare e far vedere, e anche onestamente da vedere e da imparare io stessa.
L'Italia delle mani mi manca sempre quando vado via, mi manca la pizza quella vera e  le cicale la sera. Mi mancano gli artigiani nelle botteghe, nascosti e sorridenti. Non mi manca la Milano fredda veloce e inconsistente, ma l'Italia delle strade, dei piccoli onesti, dei sorrisi veri. L'Italia delle luci, quella di chi non ha troppa fretta o confusione.  L'Italia di mio nonno quando mi imboccava la pastina raccontantomi le storie delle piazze. 
L'Italia di Bruno Stefanini, che in via delle Belle Arti, fa il liutaio e che forse, semmai dovessi tornare, l'anno prossimo sarà mia tappa fissa. Perchè l'Italia è l'Italia, ma Bologna è qualcosa di più. 

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